domenica 26 febbraio 2012

Santa Margherita Ligure


Ho voglia di primavera, e di immersioni in posti fantastici. Ecco perchè oggi vi propongo la nostra fuga di settembre a Santa Margherita Ligure. 
Ci siamo appoggiati al diving Il Grande Blu. Ve lo consiglio vivamente, un diving giovane, frizzante e super accogliente che ancora prima di arrivare ci ha fatto sentire il suo calore.






Fondali meravigliosi, pesci di tutte le dimensioni, il nostro primo relitto...




...e soprattutto dei nuovi amici. 
Credo che viaggiare sia stupendo non solo per i posti che si vedono, anche per le persone che si incontrano.







Tra un'immersione e un'altra abbiamo preso il sole sulla deliziosa baia di San Fruttuoso. Questo angolo di paradiso è raggiungibile soltanto a piedi o dal mare, e ospita una abbazia, una chiesa, la Torre dei Doria e alcune casette di pescatori. 



Vista la breve distanza non poteva mancare una visita a Portofino.







E visto che una cena probabilmente sarebbe stata troppo cara per le nostre tasche abbiamo optato per un aperitivo ( che è costato come una cena dalle nostre parti!!!)




Il giorno successivo ancora mare, sole e immersioni e murene




Dalla spiaggia di San Fruttuoso i temerari possono raggiungere a nuoto il Cristo degli Abissi, una statua posta nel 1954 sul fondale della baia a 17 metri di profondità. 
I pigri come me possono farsi dare un passaggio in barca...o aspettare in spiaggia sotto il sole e vedere poi le foto dei temerari.







giovedì 16 febbraio 2012

Venezia è sempre Venezia

Ecco qui alcune foto della mia capatina a Venezia di ieri. 
Ma vi immaginate come sarebbe bello catapultarsi per davvero anche solo per un giorno nella Venezia del '700???
Questa è la veduta secondo me è fantastica

















domenica 12 febbraio 2012

Da Malga Ciapela a Ortisei e ritorno!!!


Eccomi qua di ritorno da un week end strepitoso! Io e il mio ragazzo ci siamo presi qualche giorno per andare in montagna e darci ad una delle nostre passioni: lo snowboard! Già da tempo mi aveva proposto un giro dei 4 passi un po' rivisitato, e finalmente abbiamo trovato il tempo di farlo e gustarci le nostre fantastiche Dolomiti!!! L'itinerario è cominciato da Malga Ciapela, verso le 9 di mattina abbiamo preso la funivia che ci ha portato nel giro di qualche minuto ai 3.265 mt di Punta Rocca, in Marmolada. Che dire...il panorama a quell'altezza è mozzafiato. Quello che si vede nella foto qui sotto è il gruppo del Sella: il nostro obiettivo! 

Ortisei, il punto di arrivo per la notte, è all'incirca dalla parte opposta di quella montagna centrale che si vede nella foto. A queste altitudini non solo il panorama è mozzafiato ma anche il freddo, tanto che alla prima discesa Mattia aveva i piedi congelati, e io ne ho approfittato per fare una colazione ricca di calorie che mi scaldasse un pochino.


Dopo esserci riscaldati, ci siamo diretti verso Arabba e Corvara, dove abbiamo fatto una deviazione fino a San Cassiano. 

                                     

Ripresa la via per Ortisei, e dopo un buon panino con lo speck siamo arrivati a Selva di Gardena, pronti per affrontare la "Saslong", pista in cui si svolge la Coppa del Mondo di SuperG. Questa pista è davvero una discesa fantastica che parte dall'arrivo dell'impianto Ciampinoi a Selva e scende fino a Santa Cristina. Da qui abbiamo preso il trenino sotterraneo che ci ha portati fino ai piedi del comprensorio sciistico Seceda. Da qui abbiamo preso gli impianti che tra il vento e il gelo ci hanno portati a oltre 2500 metri di altitudine per imboccare l'ultima pista. La Longia è una pista lunga 10,5 Km (una tra le più lunghe del comprensorio) che ci ha portati fino al centro di Ortisei.
Per risollevarci  dopo questa lunga giornata di snowboard ci siamo precipitati al Mar Dolomit, che vanta di un centro benessere molto bello, saune di tutti i tipi e temperature, dove per più di due ore abbiamo rigenerato i muscoli e la mente.
Per cena abbiamo provato un ristorante che vi consiglio vivamente se capitate da quelle parti: il Tubladel. Esteticamente molto accogliente e il personale è davvero servizievole, e i prezzi rispecchiano il servizio e la qualità dell'ottimo cibo.

Io ho preso una bella zuppa di patate servita in crosta di pane, mentre Mattia uno stinco di Maiale, con patata al cartoccio e insalata di crauti e speck.

Infine un dolce con lamponi pasta sfoglia, cioccolato e mascarpone.


Il giorno successivo, dopo aver trascorso la notte in un Garnì nelle vicinanze, abbiamo rimesso la tavola ai piedi, risalito il Seceda e completato il giro del Sellaronda passando per Canazei, Arabba e nuovamente Malgaciapela. Non ci sono molte cose da dire del ritorno, a causa di un freddo gelido che ci entrava nelle ossa, per cui il nostro obiettivo era arrivare alla macchina il prima possibile.


Lo scaldacollo continuava a ghiacciarsi con l'umidità del mio respiro, e la temperatura era di circa -16 gradi. 
Che freddo!!! 
Nonostante il freddo però, le Dolomiti continuavano a risplendere sotto i flebili raggi del sole.


Infine, infreddoliti come non mai ma soprattutto soddisfatti per questo fantastico giro siamo tornati lì dove tutto è cominciato, ai piedi della grande regina delle Dolomiti.






lunedì 6 febbraio 2012

Nuova Zelanda un piccolo assaggio



 Ho pensato molto a quale argomento aveva senso essere il primo pubblicato. La mia grande passione sono i viaggi per cui sono andata alla ricerca di quali sono stati i viaggi più significativi per me. La scelta si è ridotta a due, anche se da raccontare su ciascuno c'è molto, anzi moltissimo. Alla fine ho deciso di parlarvi della Nuova Zelanda, una terra magica, dove ho lasciato il mio cuore e mi sono portata a casa  dei ricordi fantastici e indimenticabili. Tutto è cominciato con l'arrivo ad Auckland dopo un viaggio interminabile in aereo, nell'agosto del 2007.


Il mio inglese era agli esordi, e il mio viaggio era spinto dall'esigenza di trovare qualche cosa che mi facesse provare delle emozioni. Così ho preso il biglietto dell'aereo per la terra più lontana rispetto all'Italia. Viaggiare da soli ha un suo perchè ... non c'è niente da dire. Avevo un aggancio del posto, un insegnante di inglese conosciuto in Italia di origine kiwi. I kiwi sono i nativi della Nuova Zelanda.
Questi sono alcuni scorci di Auckland. Dopo alcuni giorni il mio viaggio si è spostatonell'isola del sud. Sono atterrata a Dunedin e con un autobus ho attraversato l'isola fino a Queenstown


Il centro è proprio carino, pieno di negozi e di bar. E una passeggiata lungo il parco che costeggia il lago è d'obbligo.  Da lì sono partita per fare un'escursione lungo i fiordi dell'isola, montagne che si affacciano con tutta la loro altezza in questi magnifici fiordi graffiati dalle barche. 



Cascate che riflettono il sole lucente e innaffiano laghi cristallini. Strane forme  create dalla corteccia degli alberi che ricordano magiche creature.


La Nuova Zelanda è la terra della natura incontaminata, della musica che esce dai cuori del suo popolo passando attraverso la loro voce e le loro danze, e dello sport. Gli All Blacks sono la squadra di Rugby neozelandese conosciuti in tutto il mondo, e l'Haka è la loro danza tipica prima di ogni partita. Oltre al Rugby in Nuova Zelanda si può sciare


Questo è uno scorcio quando mi sono noleggiata lo snowboard vicino al lago Wanaka.

Tra le tante pazzie che mi sono data il permesso di fare in questo viaggio c'è anche il rafting. Rapide molto agitate e cascate di 7 metri, adrenalina allo stato puro!


E non poteva mancare il bungee jumping



Tra le altre cose mi sono inserita dentro una grande palla di plastica e buttata giù per un prato, e un'altra cosa davvero carina che ho fatto si chiama Black Water Rafting, dove vestiti con muta stivali e caschetto ci si infila dentro a delle grotte e si comincia un percorso molto avventuroso, che comprende camminare in bilico sopra a delle stalagmiti di roccia e calcare, immergersi in laghetti con delle ciambelle di plastica, guardare un cielo stellato all'interno della grotta formato da tanti piccoli vermetti che bruciano l'energia che ricavano dal cibo per produrre una luce che attira altri insetti. Bellissimo.


Durante un'escursione nautica nell'isola del Nord ho avuto il piacere di incontrare un animale di cui vi parlerò più approfonditamente in un prossimo blog: il delfino. 

Questo era solo un piccolo assaggio di quello che per me è stata la Nuova Zelanda, prossimamente dedicherò qualche altro blog a questa Terra che merita di essere vissuta in tutte le sue tradizioni.