lunedì 22 aprile 2013

Messico contrasti e colori

Quello che vi mostro oggi è il viaggio che ci ha portati a Chichen Itza, 
e come tutti i viaggi a volte sono quasi più interessanti della meta.
Siamo partiti da Puerto Aventuras in autobus, con destinazione la più famosa città Maya: Chichen Itza.
Come al solito la mia macchina fotografica comincia a scattare ormai da sola quando si parte.
La cosa che più mi ha colpito di questo tragitto e dell'entroterra dello Yucatàn è il contrasto che c'è nelle case, baracche a volte di terra e con il tetto di paglia altre volte di pietra o pseudocemento...quasi come la casa di Sergio Endrigo:
"Era una casa molto carina senza soffitto, senza cucina;non si poteva entrarci dentro perché non c'era il pavimento. Non si poteva andare a letto in quella casa non c'era il tetto; non si poteva far la pipì perché non c'era vasino lì. Ma era bella, bella davvero in Via dei Matti numero zero; ma era bella, bella davveroin Via dei Matti numero zero."

In realtà in queste case c'è il tetto ma non il soffitto, ci si può entrare dentro anche se non c'è il pavimento, al posto dei letti ci sono amache di produzione loro, super colorate e con diverse trame. Dentro alle case non c'è praticamente nulla se non l'amaca e la televisione con il satellite, insolito no?!?!

Lungo la strada vendono moltissimi oggetti artigianali, amache, cesti di legno, collane d'argento e gioielli vari, maschere di legno, tovaglie e oggetti di tutti i tipi!









Verso metà viaggio abbiamo fatto una sosta nel loro "autogrill". 
Tutt'altro ovviamente rispetto a quello che intendiamo noi.  Abbiamo visto come fanno a fare quelle bellissime tovaglie colorate di mille colori e fili attraverso questo telaio.













Frutta e carne sono vendute ai lati della strada, insaporiti con polvere e gas di scarico...






 
Vi aspetto nel prossimo post a Chichen Itza...



 Photography by Bianca Ferrazin 2013, ogni diritto è riservato.

Nessun commento:

Posta un commento